lunedì 14 ottobre 2013

CAVOLI

Il cavolo è originario dell’Asia e venne portato in Europa verso il 600 A.C., si diffuse molto velocemente nel Nord Europa perché cresceva bene al freddo ed inoltre poteva  per tutto l’inverno.
In tempi di boom economico sono stati considerati come alimenti poveri, carenti di sostanze nutritive e per giunta aventi un odore assai sgradevole, ma tutti gli ortaggi appartenenti alla famiglia dei cavoli hanno avuto, negli ultimi anni, una rivalutazione delle loro qualità nutrizionali, soprattutto grazie agli studi condotti nei più prestigiosi atenei di tutto il mondo, che ne hanno messo in evidenza insospettate proprietà nella prevenzione delle malattie cardio-vascolari e dei tumori dell’apparato digerente.
I cavoli fanno parte della famiglia delle  crucifere (o brassicacee) tra le più importanti e preziose. Non solo infatti la famiglia è ampia (comprende oltre 2000 varietà), ma è soprattutto utilissima per prevenire una notevole quantità di disturbi.
Tra le crucifere più note incontriamo il cavolo, il cavolo rapa, la colza (quest’ultima tra l’altro, allo studio come possibile fonte energetica alternativa), il cavolfiore e il ravanello.
Il Dr. Max Gerson, medico americano, qualche decennio fa, propose una dieta fortemente incentrata sul consumo di vegetali centrifugati, e che poneva in particolar modo l’accento sul consumo di succhi centrifugati, brassicacee incluse. Benché non scientificamente accreditata, la terapia Gerson è oggi rivalutata proprio per la ricchezza documentata, in queste piante, di composti isotiocianati. I composti isotiocianati contenuti in questi vegetali sono riconosciuti  per le loro proprietà antitumorali: il meccanismo d’azione pare essere legato alla capacità di rimuovere scorie tossiche presenti all’interno dell’organismo e potenzialmente cancerogene. In pratica  questi alimenti svolgerebbero una profonda azione detossificante, capace di proteggerci dall’insorgenza di alcune forme tumorali.
La ricchezza in minerali e vitamine, inoltre, fa dei cavoli alimenti particolarmente indicati in caso di anemia, e nelle fasi di recupero immediatamente successivo a malattie affaticanti.
Il cavolo: in medicina popolare è utilizzato come antinfiammatorio e in caso diascessi, artrosi, artriti, foruncoli, cistiti, emorroidi, faringiti, astenia generale.
Il gefarnato,contenuto nel cavolo è fortemente alcalinizzante e ha permesso di impiegarne il succo con ottimi risultati in caso di ulcera gastrica, rinforzando la parete dello stomaco.
broccoli contengono elevate quantità di composti indolici e di vitamina C, e hanno un notevole potere saziante, antistitichezza e immunostimolante.
cavolini di Bruxelles sono invece particolarmente ricchi di acido folico (o vitamina B9), molto prezioso in gravidanza per prevenire la spina bifida, ma anche molto utilizzato nei soggetti celiaci per proteggere il loro delicato intestino. La rapa, preziosissima invece contro la stitichezza, è molto utile inoltre in caso di bronchite, gotta, obesità, litiasi renale e dermatosi in genere.
In generale questi straordinari vegetali svolgono un’azione complessivamenteriequilibrante anche in caso di amenorrea, dismenorrea e dolori mestruali in generale, nonché in caso di ferite suppuranti, nelle piaghe, e in genere in tutte leproblematiche della pelle. Buoni i risultati anche in caso di distorsioni, reumatismi, ascessi. Nell’ambito della medicina popolare il cavolo veniva consigliato centrifugato in associazione con il succo di carota e di finocchio per curare non solo molte affezioni dell’apparato respiratorio e dell’apparato circolatorio, ma anche patologie epatiche rilevanti.
Secondo una tradizionale ricetta popolare, il cataplasma di cavolo verza associato a senape (notoriamente revulsiva e pertanto ideale per stimolare il richiamo di sangue in loco) e ad aceto di vino avrebbe spiccate proprietà curative nelle mialgie e sciatalgie.
Fornisce buone quantità di Vit C, B1, B2, potassio, ferro, calcio, fosforo ed acido folico.
Quando scegliete un cavolo guardate che non abbia segni di invecchiamento o macchie scure, le foglie devono essere croccanti e non mosce, al tatto deve essere bello sodo, inutile aggiungere che i cavoli provenienti da agricoltura biologica sono nettamente migliori di quelli provenienti dall’agricoltura moderna!

Come e quando usare il cavolo:
In caso di ulcere gastriche, gastrite,colite lavate e centrifugate delle foglie di cavolo, per rendere più gradevole il succo mettete a centrifugare anche alcune carote ed un poco di succo di limone,bevete a digiuno almeno un bicchiere al giorno.
Cavolo Come impacco:
Il cavolo ha proprietà antinfiammatorie: riscaldate una foglia di cavolo e mettetela sulla zona infiammata o dolorante, tenetela per tutta la notte.


CAVOLO BRASSICACEE – Alimentazione Consapevole – crescono bene al freddo ed inoltre possono essere conservati in un luogo fresco per tutto l’inverno.

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