VEGETARIANESIMO: SCELTA O NECESSITA'?
Ogni abitudine che l'umano assume, una volta radicata, diviene un attitudine "normale" che è difficile sradicare.
Mangiare carne è un abitudine, non indispensabile (tranne rari casi) e può essere sostituita. Come altre abitudini. Si può fare a meno di molte cose, come fumare, bere alcolici, drogarsi, fare sesso sfrenato. E di certo ci sono molte persone che potrebbero anche vivere meglio senza di ciò.
Cambiare abitudini, come il vegetarianesimo non deve essere mai una scelta, ma il dispiegarsi di una forma di consapevolezza naturale che si presenta spontaneamente ad un dato momento nell'individuo, il quale non avverte più il bisogno di mangiare carne, fumare, bere.
Altrimenti diventa una frustrazione, una punizione. E ciò che viene fatto per coercizione non è MAI sano.
Di certo il cessare di un bisogno può anche provenire da un approfondire le tematiche esoteriche e salutistiche, che vi stanno dietro il "mangiare" carne o altro, possono alimentare l'accendersi di una forma di coscienza diversa.
Tuttavia, non si tratta di "convincere" o propagandare il vegetarianesimo o l'animalismo, o qualche forma probizionista le quali possono sconfinare in forme estreme di fanatismo, anche dannose all'evoluzione umana.
"Conoscere è accorgersi di qualcosa che vi è sempre stato": questo processo nutre da sè l'anima e la conduce spontaneamente a mutare abitudini.
Mangiare carne è SOLO un abitudine. Come molte altre cose che facciamo, che si rivelano prima o poi poco utili al nostro progresso.
Rielaborazioni antroposofiche a cura di Tiziano Bellucci.
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