(Ad oggi la medicina non conosce le cause di questa malattia e la inserisce in un vago "multifattorialità genetica" dove il sistema immunitario attacca le proprie cellule)
La colite è una infiammazione della mucosa intestinale del colon in zona rettale, trasformatasi da infiammazione acuta in cronica ed ulcerosa per non aver saputo modificare lo stile di vita ai primi segnali.
Perché l’apparato gastrico e quello intestinale siano colpiti da ulcera bisogna infatti che le mucose interne siano state congestionate e surriscaldate cronicamente da continue sviste alimentari e comportamentali.
DIGERIRE IN 1-2 ORE ANZICHE' IN 3-8 FA, NON UNA ENORME, MA UNA DRAMMATICA DIFFERENZA
La via digerente, oltre che essere zona di assimilazione delle sostanze nutritive vitali, che si distribuiscono alle regioni più remote dell’organismo, è pure zona di scarico delle impurità che, attratte dal sangue circolante stesso, arrivano a questo condotto eliminativo per essere espulse dal corpo in zona colon-rettale.
Questo spiega il perché un mal di testa o una febbre spariscano ogniqualvolta si scarica il ventre, o perché un’intossicazione e una affezione renale causate da impurità del sangue, spariscano con l’aiuto di abbondanti diarree.
Con una alimentazione vegano-crudista a base di frutta e verdure crude, più mandorle e pinoli, la digestione si completa in 1 o 2 ore al massimo.
Con il cibo cotto servono invece 3-8 ore a seconda del cotto che immettiamo nel corpo.
Con le carni e le proteine animali i tempi poi si prolungano a decine e decine di ore, per i residui putrefattivi che pervadono ogni area ed ogni anfratto del sistema digestivo, finendo per condizionare ed adulterare ogni pasto successivo.
IL PAZIENTE RIEQUILIBRIO
Tener presente che, in condizione di colon irritato, anche i migliori alimenti del mondo possono diventare problematici.
È per questo che la normalizzazione del colon diventa priorità assoluta che richiede tempo e pazienza.
Per la rettocolite si consiglia un digiuno di 2-3 giorni, seguito da dieta crudista con introduzione progressiva di tutte le crudità, partendo da quelle meglio tollerate.
La dieta successiva è composta da frutta di stagione, specie nespole e mele cotogne non troppo mature, perché rinfrescanti e antiputride.
Utile anche ricorrere ai cataplasmi di fango applicati sul ventre, nonché ai bagni freddi di 20-30 minuti nella regione genitale.
Mangiare semplice, senza cibi salati e zuccherati, e senza fare troppe mescolazioni.
Fare dunque buon uso della centrifuga e metterci dentro in modo razionale tutti i cibi crudi che vogliamo (4-5 tipi diversi per volta), e intendo carote, topinambur, patate dolci, rape, più sedano e mele o ananas, più cucchiaino di germe di grano e manciata di tarassaco, o di ortiche, o di acetosa, o di crescione, ed anche una mezza radichetta di zenzero.
VITAMINA-U E VEGETALI CICATRIZZANTI
Una insalata di valeriana o di radicchio masticata per bene e a lungo, o anche una insalata di cavolo, visto che il succo di cavolo e il succo di sedano hanno proprietà particolari e buon contenuto di vitamina U, anti-ulcera.
Pure il peperoncino piccante, zenzero, aglio, cipolla, crescione, rucola, ravanelli hanno proprietà cicatrizzanti. La valutazione sulla progressione, sui modi e sui tempi di passaggio dai centrifugati verso il cibo solido, vanno fatte provando e riprovando con pazienza fin quando non si non trova il bandolo della matassa.
All'inizio non sono da escludere i passati di verdure non stracotti.
Il purè di patate dovrebbe risultare accettabile.
Legumi tipo fagiolini freschi e lupini sotto acqua salata si possono consumare non appena l'intestino dimostra di accettarli.
Idem per miglio, riso, saraceno, orzo e avena con le verdure.
Pane tostato, carote, finocchi, insalate, melanzane, zucchine.
Evitare caffè, zuccheri, dolciumi, cole, the, salse piccanti, pepe, sale. FONTE:.Valdo Vaccaro Official Fanpage
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