lunedì 11 novembre 2013

Coi cachi innalzi le tue difese

Un frutto dolcissimo ricco di potassio, calcio e betacarotene che mette al riparo dai malanni e dalle infezioni aiutandoci a vincere stanchezza e astenia
La frutta di stagione è una risorsa eccezionale per nutrirsi in maniera sana e stimolare adeguatamente il sistema immunitario, meglio ancora se proveniente dalle culture biologiche perché non viene trattata con antiparassitari; nel caso dei cachi il problema non esiste, perché sono talmente ricchi di energia e di risorse che... sanno difendersi da soli e non necessitano di trattamento protettivo alcuno. Il cachi nella medicina tradizionale  era soprannominato il “sole rosso d’autunno”, perché si narrava che condensasse in sé la forza del sole estivo ormai morente. Nell’aria fredda di novembre, con i cieli invernali come sfondo, mentre i rami della pianta ormai spoglia tendono a seccarsi, il suo colore rosso-arancione si staglia inconfondibile: la pianta stessa, oltre al sole, pare cedere tutta la sua energia al frutto.
Un "regalo degli dei"
Che il cachi sia un vero e proprio dono del cielo lo ribadisce anche il suo nome grecodiospyros, che significa “bacca di Dio”. Si tratta di un’autentica panacea che ci protegge dai freddi e dalle infezioni dell’autunno in quanto è ricchissimo di potassio, calcio, tannini e in particolare di provitamina A. Il cachi è, dunque, un alleato eccezionale e val la pena, a novembre, di “vaccinarci” con la sua polpa contro i virus influenzali. Ma serve anche per prevenire o risolvere stanchezza e astenia. 
Come fare? È semplice: si frulla la polpa di un paio di cachi a cui si aggiunge un bicchiere di succo d’arancia, che è ricco di vitamina C e consente di completare l’apporto vitaminico (in alternativa all’arancia, chi preferisce, insieme ai cachi può mescolare un kiwi o un bicchierino di succo di melagrana). Questo frullato è ottimo la mattina come colazione, ma può andar benissimo, soprattutto per i più piccoli, come merenda. Assumetelo tutti i giorni fino alla fine del mese di novembre e anche per i primi giorni di dicembre e vi sarete dotati del miglior scudo antivirus e antibatteri che la natura vi possa offrire in questo periodo.
Semi, foglie e picciolo sono ottimi ricostituenti
Grazie al suo alto concentrato energetico, il cachi è da considerare un ottimo rimedio anti stanchezza. Se vi sentite giù di tono, tritate allora il picciolo del frutto, i suoi semi e 3-4 foglie. Mescolateli e mangiateli insieme all’insalata. In alternativa (o in aggiunta) preparate un decotto con cinque foglie di cachi messe in infusione in una tazza d’acqua e bevetelo tutte le mattine per almeno dieci giorni: vi sentirete presto rivitalizzati.http://www.riza.it/

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