sabato 7 dicembre 2013

Perchè i pasti di frutta non fanno ingrassare

Se fosse la frutta a fare ingrassare, non si spiegherebbe come mai l’americano medio in sovrappeso mangi meno di una porzione di frutta al giorno.
Allo stesso tempo, se così tante donne sono convinte che la frutta faccia ingrassare, qualcosa di vero in questo mito ci dovrà pur essere.
La frutta in effetti può fare ingrassare, ma c’è un SE grande come una casa dopo questa frase, e scoprirete presto quale…
Ma prima, due chiarimenti…
Per FRUTTA in questo articolo si intende la frutta fresca.
Non parliamo di succhi di frutta zuccherati, di frutta secca come noci e nocciole, di frutta disidratata come albicocche e fichi secchi o di frutta grassa come cocco e avocado.
Per INGRASSARE non s’intende ritrovarsi la sera con la pancia gonfia dopo una mega-macedonia,  o mettere su un chiletto dopo un mese per una persona che pesava 40kg o neppure quella ritenzione idrica che ad alcuni capita di provare nei primi tempi, mentre il corpo trattiene l’acqua della frutta per fare le pulizie di Pasqua in un corpo intossicato.
Qui parliamo di come sia praticamente impossibile ingrassare e  aumentare di peso di 5, 10, 15 chili nel giro di 6 mesi o 1 anno, abbuffandosi di frutta fresca e seguendo per il resto una dieta vegana povera di grassi (<10% del totale calorico).
Qui si parla dell’ impossibilità di metter su ciccia, grasso corporeo, grasso intracellulare, adipe,  di doversi rifare il guardaroba perché non ci si entra più.  La frutta non fa ingrassare in questo modo. Ora vediamo perché…
1.   LA FRUTTA CONTIENE POCHISSIMI GRASSI
- 100 g di olio d’oliva = 100  g di grassi
- 100 g di banane mature = 0 g di grassi
- 100 g di yoghurt magro alla vaniglia = 1 g di grassi
- 100 g di Parmigiano = 25g di grassi
- 100 g di tonno in scatola sott’olio = 8 g di grassi
- 100 g di petto di pollo arrosto = 4 g di grassi
- 100 g di datteri freschi Deglet = 0 g di grassi
- 100 g di mozzarella = 22 g di grassi
La frutta contiene pochissimi grassi veri e propri. Solo alcuni frutti ne contengono molti di più. Parliamo principalmente di avocado e cocco.
Per il resto, la frutta fresca ne contiene in quantità minuscole.
Si sa però che i carboidrati in eccesso si trasformano in grassi. E in effetti la frutta contiene moltissimi carboidrati. Ma siamo sicuri che si trasformino tutti in grassi?  Prima di tutto, devono essere appunto “in eccesso”.
Vedremo nel secondo punto che è quasi impossibile mangiare frutta in eccesso.  E anche se ne mangiaste in eccesso, vedremo che non è proprio così automatico che il corpo trasformi tutti gli zuccheri in eccesso in grassi.
Delle 100 calorie extra di grassi invece, il corpo immagazzina praticamente tutto come… ciccia!    Sono i grassi insomma che fanno inGRASSare. Elementare Watson. E stiamo tutti mangiando troppi grassi, molti più di quelli che crediamo, come spiegato nella Dieta di Eva.
Se volete eliminare i grassi che si trasformano in “ciccia”, e allo stesso tempo non morire di fame per la voglia di zuccheri (come succede quasi sempre con le diete ipocaloriche o ricche di proteine),  partite dall’eliminare i prodotti che veramente contengono molti grassi insomma, non certo la frutta.
2.   ABBUFFARSI DI FRUTTA FINO A SUPERARE IL PROPRIO FABBISOGNO CALORICO E’ FISICAMENTE IMPOSSIBILE
La sensazione di sazietà è regolata da un meccanismo ben preciso.
Sarebbe bello fosse calibrato sulle calorie, ma non lo è.
Se lo fosse, dopo le 560 calorie di un BigMac da McDonald  ci sentiremmo sazi e felici, e invece dopo tre bocconcini è già finito e ci si ordina quasi sempre insieme dell’altro.
La sazietà viene regolata con altri meccanismi molto più antichi, che non avevano preso in considerazione l’avvento dei fast-food e del cibo in scatola ad alta densità calorica…
Mentre con 6 bocconi e in pochi minuti anche un bambino riesce ad ingurgitare 2 Cheeseburger, due pacchetti di patatine fritte medie, un bicchierone di Cola e pure una torta di mele per un totale di circa 2.000 calorie in un quarto d’ora (http://calorielab.com/restaurants/mcdonalds/1), ci vorrebbero 20 banane per andare a pari e nessun bambino ci riuscirebbe.
Probabilmente anche la maggior parte degli adulti starà pensando sia impossibile mandar giù 20 banane in un pasto solo.
Non è impossibile  (chiedete pure ai fruttariani più incalliti) ma sta di fatto che è raro che si riesca a contenere così tanta frutta in un pasto solo.
Ed è proprio questo il punto. Anche se lo stomaco di un fruttariano impara presto a tornare elastico come natura l’ha fatto, c’è un limite molto “umano” alla quantità di frutta che si possa mangiare prima che il corpo alzi bandiera bianca.
Non solo, ma come abbiamo visto le banane non contengono neppure la metà dei grassi di carne o formaggi.
Oltre a superare facilmente le calorie che vi servono per un pranzo, con il pasto indicato sopra in un tipico fast-food, sareste già a ben 75 grammi di grassi !
(http://nutrition.mcdonalds.com/getnutrition/nutritionfacts.pdf)
Con 20 banane, ammesso che lo stomaco non vi abbia fermato prima, sareste comunque solo a  7 g di grassi.
Una bella differenza.

fonte: http://www.bioveganblog.it/

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